Affrontare adeguatamente il dolore cronico, alla luce delle nuove conoscenze in fisiopatologia ed in terapia antalgica, ed in ottemp eranza alla Legge 38 del 2010, esige un cambiamento radicale nella mentalità e nell’approccio che il Medico di Medicina Generale deve compiere. Quando la condizione patologica che provoca il dolore è nota e in buona parte non aggredibile, quando il dolore è persistente nel tempo, quando la sua presenza continua, instaura un circolo vizioso che tende a mantenere ed a “svincolare” il dolore stesso dalle cause che l’hanno determinato e quando ad esso si assommano depressione, ansia e disturbi del sonno, ecco che il dolore diviene sindrome autonoma con pesante impatto sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali caratteristici della persona, il dolore assume pertanto i connotati di sintomo profondamente invalidante capace di incidere molto negativamente sulla qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti. Per tale ragione deve essere trattato nel modo più tempestivo e corretto possibile........(Vedi Brochure in allegato)